Grazie al monitoraggio dell’impronta ecologica dell’uomo è possibile aggiornare lo stato dell’arte globale riguardante “l’Earth Overshoot Day”: il giorno in cui tutte le risorse che il nostro pianeta può generare vengono esaurite.
La data cambia di Paese in Paese e di anno in anno, a seconda dei comportamenti e delle politiche di sfruttamento delle risorse naturali adottati. L’Italia ha “finito il budget di risorse naturali” a disposizione per il 2024 già lo scorso 19 maggio e dal 20 maggio ha iniziato a consumare quelle future.
Attualmente per soddisfare i consumi annui degli italiani sarebbero quindi necessari più di 4 Paesi come l’Italia e se tutti gli umani vivessero e consumassero come gli italiani servirebbero le risorse di 2,6 pianeti.
Il sovra-sfruttamento comporta effetti più o meno tangibili tra i quali si ricordano, ad esempio:
- deforestazione,
- erosione del suolo,
- perdita di biodiversità
- accumulo di anidride carbonica in atmosfera,
- cambiamenti climatici (e i sempre più frequenti fenomeni di siccità, incendi ed uragani).
Solo un cambiamento radicale, sociale, culturale, politico ed economico, messo in atto tempestivamente può consentire di invertire la tendenza e posticipare la data.
Dell’Earth Overshoot Day avevamo già pubblicato alcune informazioni di approfondimento sul presente portale.
Per controllare gli aggiornamenti annuali e confrontare le impronte a livello globale e di Paese il portale di riferimento è: https://www.footprintnetwork.org/