Gender Gap Digitale: il “Women in Digital Scoreboard 2024” posizione l’Italia al 22° in classifica


L’Unione Europea si è impegnata a conseguire, entro il 2030, gli obiettivi per il decennio digitale, tra i quali il raggiungimento di almeno di 20 milioni di specialisti in tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nell’UE, promuovendo al tempo stesso l’accesso delle donne al settore, che attualmente risultano sottorappresentate.

La Commissione Europea pubblica annualmente il quadro di valutazione “Women in Digital” (WID), per monitorare i progressi compiuti dall’Europa per colmare il divario digitale di genere.

Precedentemente parte del DESI (Indice di Digitalizzazione dell’Economia e della Società), lo Scoreboard  valuta le prestazioni degli Stati membri misurando il grado di inclusione delle ragazze e delle donne nei lavori, nelle carriere e nell’imprenditoria digitali. Lo strumento:

  • raccoglie i dati,
  • valuta le performance degli Stati membri sulla base di 13 indicatori,
  • valuta le performance degli Stati membri secondo tre dimensioni: 1) uso di Internet, 2) competenze degli utenti di Internet, 3) competenze specialistiche e occupazione.

Il WID di quest’anno premia Finlandia, Estonia e Irlanda, con un punteggio della prima classificata di oltre 25 punti percentuali sopra la media europea (54,8%). L’Italia si posiziona al ventiduesimo posto (con una percentuale del 49.3), dopo la Germania, e seguita da Grecia, Slovacchia, Polonia, Bulgaria e Romania.

I dati, raccolti da Eurostat, dovrebbero essere letti insieme agli indicatori DESI (rivisti nel 2023) e alle relazioni sullo stato del decennio digitale pubblicati ogni anno. Le tabelle di marcia strategiche nazionali per il decennio digitale presentano le azioni degli Stati membri per conseguire gli obiettivi del decennio digitale in materia di carriere nel settore delle TIC, connettività, imprese e settore pubblico, compresi i progressi in materia di convergenza di genere nel settore delle TIC.

Approfondisci la notizia e scarica i dati della ricerca e i risultati pubblicati

La pubblicazione, nello specifico, è composta da 3 documenti:

  • file PDF con i risultati del quadro di valutazione 2024 come profili dei Paesi;
  • file PDF con i dettagli della metodologia utilizzata;
  • file Excel con i dati EUROSTAT dettagliati utilizzati e i calcoli.

Aperte le candidature alla terza edizione italiana di Target Gender Equality (solo per aziende aderenti al Global Compact)


La terza edizione italiana di Target Gender Equality, il percorso di formazione di 9 mesi ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite, realizzato in stretta collaborazione con i Network locali e rivolto esclusivamente alle aziende aderenti, prenderà il via a partire dal mese di luglio 2024.
Per partecipare al prossimo percorso di accelerazione, le aziende aderenti interessate possono presentare la propria candidatura entro il 31 maggio 2024.

L’obiettivo del programma Ã¨ di fornire le conoscenze e competenze necessarie per fissare e raggiungere ambiziosi obiettivi aziendali per l’uguaglianza di genere, in un’ottica di accrescimento dell’impatto sull’SDG 5 –Gender Equality dell’Agenda 2030 ONU e, in particolare, sul rafforzamento della leadership femminile e la riduzione del gender pay gap.

Tramite il coinvolgimento nel percorso di accelerazione, le imprese avranno l’opportunità di:

  • acquisire una chiara comprensione dei Women’s Empowerment Principles (WEPs),
  • partecipare a workshop di capacity building e incontri di apprendimento tra pari,
  • avere accesso ad opportunità di networking,
  • ascoltare le testimonianze di esperti.

Alla seconda edizione del programma hanno partecipato 34 imprese italiane, di diverse dimensioni e appartenenti a svariati settori merceologici, ottenendo un impatto concreto sulle strategie per la parità di genere dei business participant.
Approfondisci gli esiti della precedente edizione, scaricando il Report completo

Per ulteriori informazioni e chiarimenti: Stella Sigillò, Programme & Engagement Manager – UNGCN Italia, s.sigillo@globalcompactnetwork.org.

Approfondisci la notizia
Iscrivi la tua azienda (solo per imprese già iscritte al Global Compact)

Bando rivolto alle aziende interessate ad accedere alla certificazione della parità di genere


Il 6 novembre 2023, è stato pubblicato l’Avviso rivolto alle aziende interessate ad accedere alla certificazione della parità di genere.
Con questo bando le aziende potranno ottenere contributi per ricevere assistenza tecnica e di accompagnamento per ridurre il divario di genere in azienda ed arrivare a ottenere la Certificazione di Parità di Genere (UNI/PdR 125:2022).

Scopri i benefici per le imprese certificate

I contributi disponibili ammontano complessivamente a euro 8.000.000,00, dei quali 2.500.000,00 di euro per contributi sotto forma di voucher per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione e 5.500.000,00 di euro sotto forma di servizi di certificazione.

L’Avviso di recente pubblicazione definisce, in particolare, i criteri e le modalità applicative per l’accesso ad una prima tranche di contributi pari a euro 4.000.000,00, dei quali 1.250.000,00 di euro per contributi sotto forma di voucher per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione e 2.750.000,00 di euro sotto forma di servizi di certificazione.

Scarica il Bando
Altra documentazione utile:
Lista di esclusione
Modulo dichiarazioni
Rinuncia alle agevolazioni
Informativa dati personali

Per poter beneficiare dei contributi è necessario che l’azienda possieda i requisiti minimi per presentare la domanda. Il percorso verso la certificazione avrà quindi inizio con il test di pre-screening.

Effettua il test di pre-screening

La domanda di partecipazione all’Avviso pubblico dovrà essere inviata dalle 10:00 del 6 dicembre 2023 fino alle ore 16:00 del 28 marzo 2024 attraverso il sito restart.infocamere.it dal quale è necessario accedere alla piattaforma con SPID/CIE/CNS.

Le aziende che otterranno i contributi potranno prenotare 5 incontri con esperti specializzati per ricevere assistenza tecnica e di accompagnamento attraverso cui individuare le aree di miglioramento e intervenire per soddisfare i requisiti richiesti dalla UNI/PdR 125:2022.

Le aziende che non avranno diritto al contributo avranno comunque a disposizione il kit documentale per intraprendere il percorso di certificazione della parità di genere.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti: avviso@paritadigenere.net 

Unioncamere del Veneto, con il supporto di tutte le CCIAA del Veneto e i loro CIF (Comitato Imprenditoria Femminile) ha organizzando un momento di formazione online sull’argomento, che si terrà martedì 28 novembre dalle 15:00 alle 17:00. Iscriviti all’evento

Dal 17° Global Gender Gap Report: parità di genere (forse) nel 2154


Il “Global Gender Gap Report”, introdotto dal Forum economico mondiale nel 2006, fornisce un quadro relativo all’ampiezza ed alla portata del divario di genere a livello mondiale. Lo standard utilizzato si basa su quattro dimensioni chiave:

  1. partecipazione e l’opportunità economica,
  2. istruzione,
  3. salute e benessere,
  4. empowerment politico,

permettendo di effettuare un benchmarking efficace tra regioni e/o gruppi di reddito nel tempo. Le classifiche (misurate in punteggi su una scala da 0 a 100) consentono di creare maggiore consapevolezza a livello mondiale: la metodologia e l’analisi quantitativa sono infatti utili a far comprendere la percentuale del divario di genere che è stata colmata e rappresentano la base per la progettazione di misure efficaci per la riduzione delle disparità di genere.

Alcuni dati forniti dal Report

L’analisi di 146 paesi nel mondo, contenuta nella 17^ edizione del Report indica che il punteggio globale del divario di genere nel 2023 è pari al 68,4%, con un lieve miglioramento di 0,3 punti percentuali rispetto all’edizione del 2022.

Tale miglioramento non modifica l’anno stimato per il raggiungimento dell’uguaglianza di genere (il 2154); inoltre dal Report emerge che nessun Paese analizzato ha ancora raggiunto la piena parità di genere. Per il 14° anno consecutivo l’Islanda si conferma il primo Paese al mondo per uguaglianza di genere e l’unico ad aver colmato oltre il 90% del divario di genere. Sul “podio, a seguire, si trovano Norvegia e Finlandia. Sebbene nessun Paese abbia ancora raggiunto la piena parità di genere, i primi nove classificati hanno colmato almeno l’80% del loro divario, mentre l’Italia si è posizionata a metà classifica (79° posto), dopo Georgia, Kenya e Uganda, registrando un peggioramento di 16 posizioni rispetto all’anno precedente:

  • peggiora la partecipazione e la rappresentanza delle donne in politica, passando dal 40esimo al 64esimo posto,
  • migliorano la partecipazione e le opportunità economiche (dal 110° posto al 104°) e salute e prospettive di vita (dal 108° al 95°),
  • rimane invece invariata la posizione riguardante l’accesso all’educazione (dal 59° posto al 60°).

Secondo il Rapporto, l’uguaglianza di genere a livello globale è tornata ai livelli pre-COVID-19 e il ritmo del cambiamento risente delle crisi convergenti: la parità è progredita di soli 4,1 punti percentuali dalla prima edizione del rapporto nel 2006.

Il Report evidenzia che fare progressi nel colmare il divario di genere è fondamentale per garantire una crescita economica inclusiva e sostenibile. A livello di singola organizzazione, la strategia di genere è considerata essenziale per attrarre i migliori talenti e garantire prestazioni economiche, resilienza e sopravvivenza a lungo termine. È dimostrato che gruppi di leader eterogenei prendono decisioni più basate sui fatti, che si traducono in risultati di qualità superiore. A livello economico, la parità di genere è stata riconosciuta come fondamentale per la stabilità finanziaria e la performance economica.