Il 20 febbraio, presso il Centro congressi di Palazzo Rospigliosi (Roma) è stata presentata la Ricerca nazionale sulle Società Benefit 2025, con l’obiettivo di studiare questo nuovo modello imprenditoriale, che integra gli obiettivi di profitto con il perseguimento di benefici comuni per la società e l’ambiente e che vede tra i partner InfoCamere* e la Camera di commercio di Brindisi-Taranto, insieme a Nativa, Intesa San Paolo, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova e Assobenefit.
Il report – che presenta i dati dell’andamento economico finanziario nel triennio 2021-2023, l’aggiornamento dei dati descrittivi a dicembre 2024 e include per la prima volta l’analisi di distribuzione regionale delle Società Benefit (a seguire SB) e la composizione dei board in termini di distribuzione di genere ed età -è suddiviso in due parti:
- Parte 1: analizza l’evoluzione economico-patrimoniale delle SB e confronta l’andamento con quello di un insieme di aziende tradizionali appartenenti agli stessi settori e classi dimensionali. A questo si aggiunge un’analisi strutturale descrittiva dell’universo delle SB in Italia.
- Parte 2: analizza gli statuti di tutte le SB italiane, al fine di individuare le finalità specifiche di beneficio comune (nei confronti delle persone, delle comunità e dell’ambiente) in essi contenute, di categorizzarle secondo uno standard internazionale e di verificarne la materialità. Attenzione! questa parte verrà aggiornata indicativamente nel secondo semestre 2025. Appena possibile aggiorneremo i contenuti di questa news.
“La Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025 conferma come queste imprese rappresentino un’espressione concreta e positiva di una evoluzione profonda e possibile nel panorama imprenditoriale, essendo capaci di integrare efficacemente gli obiettivi di profitto con l’impegno verso benefici comuni per la società e l’ambiente.
Un elemento particolarmente significativo emerso nella presente edizione riguarda l’efficacia delle Società Benefit nel sostegno all’occupazione e al reddito. In un periodo di grande incertezza e alta inflazione, le Società Benefit decidono di investire sulle persone, anche a discapito di parte delle loro marginalità , per valorizzare al meglio il proprio capitale umano e sostenerlo, aumentando significativamente sia il numero degli occupati che la loro remunerazione”.
Highlights
- il numero delle SB arriva a 4.593 unità alla fine del 2024: rappresentano l’1,57 per mille del totale delle società registrate, crescendo quindi di circa il 27% rispetto all’anno precedente.
- Sotto il profilo occupazionale, le SB superano i 217.000 addetti, mentre il valore della produzione si attesta sui 62 miliardi di €, pari al 2,2% della produzione totale delle società registrate in Italia. La crescita significativa si conferma anche in termini relativi di incidenza: nel 2024 circa 12 addetti su mille delle società registrate sono occupati da SB.
- Le SB sono attive in tutti i settori, ma i settori a maggiore presenza sono: le attività professionali (1.299), i servizi di informazione (829), la manifattura (549) e il commercio (425). L’incidenza del fenomeno è maggiore nei servizi di informazione (8,35‰), nelle attività professionali (7,52‰), nell’istruzione (4,9‰), nella fornitura d’acqua (4,14‰), anche se per numerosità spiccano altresì manifattura e commercio.
- In valore assoluto, le SB sono principalmente microimprese, seguono le piccole, le medie e le grandi imprese ma se guardiamo all’incidenza sul totale delle società registrate: l’incidenza è maggiore per le grandi imprese (19,8‰), seguono le medie (9,6‰), le piccole (3,2‰) e le microimprese (1,3‰).
- In termini dimensionali l’incidenza è maggiore tra le grandi aziende (>250 addetti) che raggiungono circa il 2%, anche se per numerosità si collocano al primo posto le micro imprese con 3.324 SB, seguite a quota 825 dalle piccole imprese.
- Le SB sono distribuite principalmente nel Nord Ovest del paese (41,4%). Seguono il Nord Est (23,5%), il Centro (21,2%) ed il Sud e Isole (13,8%) e l’incidenza sul totale delle società registrate nelle diverse aree geografiche segue lo stesso ordinamento. A livello regionale: la Lombardia è la regione con il maggior numero di Società Benefit (1.500); seguono Lazio (509), Veneto (470) ed Emilia Romagna (402).
- Oltre a crescere maggiormente in termini di fatturato e numero di addetti, le SB confermano una dinamica migliore in termini di valore aggiunto e costo del lavoro: nel triennio 2021-2023, la mediana della crescita del valore aggiunto delle SB è stata pari al 26,1%, a fronte del 16,3% per le non-benefit. Se si considera il costo del lavoro, diventa ancora più evidente la differenza a favore delle SB (25,9% contro il 12,5%); ciò significa che nelle SB il costo del lavoro è salito in linea con il valore aggiunto, a differenza di quanto osservato nel campione di confronto. I risultati sono ancora più significativi se inquadrati in un contesto come quello del triennio analizzato, condizionato da forti spinte inflazionistiche: la capacità di riconoscere un maggior salario alla forza lavoro rappresenta un sostegno tangibile contro l’erosione del potere di acquisto delle famiglie.
- Un importante elemento di novità rispetto all’edizione 2024, riguarda la descrizione del campione in funzione della composizione del consiglio di amministrazione per genere e classe di età : le SB mostrano una maggior propensione a inserire donne nei consigli di amministrazione con una quota del 48% di imprese con almeno una presenza femminile, a fronte del 38% per le non-benefit.
Approfondisci e scarica la prima parte del Report 2025 sulle Società Benefit
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